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Premio internazionale di letteratura Città di Como

Rivoluzione digitale e scrittura: pensieri di studenti del Liceo Volta.

  • Una nuova società è in fase di formazione e in parte si è già affermata, ma alcuni ambiti non sono ancora  pronti ad adattarsi al mutamento e al rinnovamento. E’ fondamentale mettere in risalto le potenzialità del web e le nuove possibilità di comunicazione e di informazione, ma limitarne danni e pericoli, in alcuni casi molto gravi. Specialmente nei giovani, nei “nativi digitali”,  si riscontra una grande confusione, una pericolosa assenza di limiti e un’ignoranza drammatica delle conseguenze. Mai i confini tra verità e falsità, tra realtà e finzione sono stati più nebulosi.  Cit.BENEDETTA BIANCHI

 

  • Bisogna dare maggiore importanza ai momenti intimi e immortalarli nella propria mente. Oggi si evocano i ricordi dall’esterno, sotto l’azione di “segni estranei” che, come le lettere dell’alfabeto per il re egizio Thamus, nel Fedro di Platone, “offrono una parvenza di saggezza”.Occorre dunque aprire la mente e il cuore alle nostre emozioni, risultando perfino gelosi delle proprie memorabili esperienze, senza doverle per forza condividerle in sharing.  Cit.MARTINA LAURIA

 

  • Io penso che la tecnologia possa, in un primo tempo, essere rifiutata ma, senza che ce ne accorgiamo, prenderà sempre più il sopravvento nella vita di tutti i giorni.  Cit.ANDREA D’IPPOLITO

 

  • Il cellulare ormai, soprattutto per i giovani, sta diventando una vera e propria  protesi del corpo umano. Molti fanno fatica a privarsene, considerandolo un oggetto indispensabile, tanto che la sua mancanza crea un vuoto ritenuto insopportabile.  Cit.MATILDE POZZI

 

  • Se da un lato i nuovi mezzi di comunicazione sono ormai divenuti dei luoghi di ritrovo, come poteva essere l’agorà per i Greci, è anche vero che in rete non s’incontrano solo persone della propria città, bensì il mondo intero e ciò è determinante, in quanto si può venire a contatto con opinioni provenienti da ovunque e da chiunque.                Cit. MARCO ANDREOLI

 

  • Ragazzi di 13-14 anni, nel caso in cui non abbiano ancora sviluppato una propria identità, si troveranno a idolatrare “web star” , chiudendosi in una ricerca sfrenata che mira alla loro passiva imitazione.                Cit.ANDREA RONCHETTI

 

  • I giovani sono cambiati, ed è ormai impossibile negarlo. Se dieci anni fa avessimo chiesto a un bambino cosa avrebbe desiderato come regalo di Natale, ci avrebbe raccontato la trama di un libro o elencato le caratteristiche di una scatola di mattoncini Lego; i giovani di oggi preferiscono invece uno smartphone, possibilmente dell’ultimo modello in commercio.  Cit.GIOVANNA MENTASTI

 

  • Anche la scrittura, ci dice Platone, era considerata in modo negativo, perché non avrebbe permesso di tenere allenata la memoria… ma oggi la giudichiamo uno strumento espressivo insostituibile!  Cit.TIZIANO TORRE

 

  • Gli utenti assidui di internet acquisiscono maggiormente l’abilità del multitasking, la possibilità di abbattere le barriere del tempo e dello spazio. Hanno l’impressione di avere il mondo nelle proprie mani. Un’importante evoluzione mentale, che per Paolo Ferri, professore di Tecnologie didattiche alla Bicocca di Milano, dipende da una maggiore “plasticità neuronale”. La nostra intelligenza è diventata più duttile, ma c’è il pericolo che diventi troppo “liquida”. Molto spesso ci distraiamo per rispondere a messaggi o leggere post sui social, interrompendo le attività  che stiamo svolgendo: Cosa ne sarà dunque della nostra memoria e della nostra concentrazione? Nulla di male, se si sarà in grado di insegnare ai giovani un uso consapevole dei supporti digitali, in momenti specifici a ciò dedicati. Cit.VALERIA CASPANI

 

  • Dovremmo imparare a vedere, oltre al nero e la bianco, anche il grigio, in questioni come questa.               Cit.DAVIDE GUFFANTI

 

  • E’ notevole come la rivoluzione digitale stia modificando l’essere umano in tutto e per tutto: il virtuale sta via via sostituendo la realtà, facendoci  perdere l’interesse nel mondo naturale; dando per scontato il sapere, imponendoci di copiare modelli che ci vengono proposti da un gruppo di persone “senza faccia”, famose solo per i migliaia di like che ricevono.   Cit.MELANY BELLANTI

 

  • Questo spasmodico e continuo utilizzo degli strumenti tecnologici ha portato moltissimi giovani a isolarsi dal resto del mondo. Una rilevante percentuale dei ragazzi minorenni preferisce la cosiddetta “realtà virtuale” al mondo reale. Antepongono  ciò che rappresenta  l’irreale alla realtà. La totale freddezza della tecnologia al rapporto umano.   Cit.PAOLO BOTTANI

 

  • Dati imprecisi, nozioni scorrette, fatti minoritari ingigantiti fino all’esasperazione, fonti non attendibili. Indagando fra i messaggi dei social, balza subito agli occhi una visione banalizzata e strumentalizzata di quel che una volta era considerata l’informazione. Insomma, un vero labirinto d’ipocrisia per chiunque cerchi di capire il nostro mondo, a partire proprio dai giovani. Dunque, come fare per sopravvivere? Semplicemente rifiutando. Rifiutando “il buon senso comune”della massa digitale, rifiutando ogni sicura convinzione,ogni inutile pregiudizio. Perché la realtà, le persone, le idee, i sogni non sono e non devono essere un nuovo smartphone o la home di un social.  Cit.DAVIDE CONSONNI

 

  • Sebbene alcuni si schierino a favore delle nuove tecnologie perché consentono la rapida diffusione di dati e notizie, io ritengo che molti adolescenti abbiano perso la capacità mnemonica, attingendo a strumenti digitali per la registrazione di lezioni e la ricerca di informazioni. Hanno radicalmente mutato il modo di comportarsi e di rapportarsi con la realtà.  Cit.FRANCESCA ANNONI

 

  • Solo fino a pochi anni fa avere sempre tutto a portata di mano sembrava quasi fantascienza , invece ora si può accedere sempre ad una sorta di mondo parallelo in cui è possibile essere chi si vuole. I giovani sono abituati a vedere il mondo attraverso uno schermo che elimina l’esperienza diretta con la realtà, come spiega Giovanni Reale nel libro “Salvare la scuola nell’era digitale”.  Cit.ALESSANDRA WALTER

 

  • Senz’altro esagerare con l’utilizzo degli smartphone è cosa sbagliata, tuttavia sembrerebbe tanto assurdo affermare che lo stesso atteggiamento di astrazione dalla realtà sia già stato messo in atto da secoli semplicemente  leggendo un libro? Se invece si ritenesse che tali due attività abbiano livelli di astrazione differenti, ci si potrebbe mettere nell’ottica di rivalutare lo strumento tecnologico. Per esempio, perché consente di eseguire più attività contemporaneamente, come racconta Paolo Ferri nel suo libro “I nuovi bambini”.     Cit.GUIDO MARIANO

 

  • I “nativi digitali”, come li definì Mark Prensky nel 2001, sono persone e robot allo stesso tempo. Non vivono completamente nella realtà e spesso non la distinguono dal virtuale, come se vivessero in una fiaba  finta e vera  nel medesimo istante, non sul pianeta Terra. Se ci si guarda intorno si possono vedere schiere di giovani, sia in compagnia sia da soli, intenti a smanettare con oggetti tecnologici, che siano tablet, computer o smartphone: ormai si fa fatica anche a differenziarli, tanto sono simili. Sembrano dotati anche loro dell’intelligenza tipica delle macchine, che tramite algoritmi censurano e ripristinano foto e contenuti, seguendo parametri pre-impostati.  Cit.ELISA PILLITTERI

 

  • Secondo una ricerca del 2016 dell’università di Stanford, l’80 % dei ragazzi di scuola media non distingue su un sito internet una pubblicità, anche se segnalata come tale, da una notizia falsa. Stiamo arrivando davvero a questo punto? Spero davvero di no! Cit.LORENZO OSTINI

 

  • E’ indispensabile che a casa come a scuola bambini e ragazzi siano istruiti su come si debbano utilizzare le nuove tecnologie perché ritengo che senza educazione sia impossibile controllare l’uso del digitale e proiettarlo verso l’utile: è chiaro come ormai non si possa prescindere dagli strumenti digitali e affermare che vadano eliminati. Chi ha nostalgia dei tempi passati, quando i bambini si divertivano solamente giocando al parco, deve provare a adattarsi al nuovo mondo. Non sappiamo prevedere il futuro, ma dobbiamo essere fiduciosi.  Cit.LETIZIA ZARCONE

 

  • La diffusione di informazioni, private e non, vere e non, sulla rete è diventata ormai incontrollabile. Questo fenomeno può affascinare ma,  al tempo stesso , spaventa. Un sconsiderato utilizzo della rete, della divulgazione di informazioni o di foto personali può portare a casi più o meno gravi di rischio. Se prima i pericoli si incontravano fuori casa, ora anche le quattro mura domestiche. Ma di chi è la responsabilità?Probabilmente di tutti. Sia dei ragazzi che non riescono più a capire quale sia la realtà, sia degli adulti che  dovrebbero insegnarci  le conseguenze delle nostre azioni e la vera utilità della rete, attivando dei corsi specifici nelle scuole.                  Cit.MONICA CRIPPA 

 

  • Non possiamo pretendere che i giovani imparino da soli a navigare nel web senza rimanere imbrigliati nella rete. Come ogni marinaio, anche quello digitale ha bisogno di un faro per riuscire a evitare gli scogli. Ma se ci arrendiamo già in partenza, capaci solo di demonizzare la tecnologia, chi assolverà a questo compito di guida? E’ questa la domanda che deve realmente allarmarci.    Cit.ANDREA LUISETTO

 

 

 

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