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Premio internazionale di letteratura Città di Como

Giovanni Gastel, maestro della fotografia

Ecco una breve ma significativa galleria fotografica di opere del maestro Giovanni Gastel, membro della giuria del premio internazionale “Città di Como”. Una è stata scattata a Cernobbio, località molto cara all’artista. Il lavoro di informazione, comunicazione e ricerca che Gastel ha sviluppato attraverso le riviste, le mostre e la sua personale indagine, è ormai una cifra del made in Italy visuale in tutto il mondo. Gastel è nato a Milano da Ida Pace Visconti di Modrone, detta Nane, origina dalla famiglia Visconti che risale all’undicesimo secolo e dal 1277 al 1447 ha governato il Ducato di Milano e da Giuseppe Gastel, imprenditore. In questo universo ricco di legami con la più aristocratica storia italiana, connessa all’espansione e al consolidamento della città di Milano, e con l’evoluzione della società contemporanea, indotta dall’imprenditoria borghese, alle porte del boom culturale e industriale degli anni settanta, Giovanni compie la sua prima formazione estetica e culturale in ambito teatrale, anche influenzato dallo zio Luchino Visconti, famoso regista di cinema e teatro, recitando in una compagnia sperimentale. Il legame con la parola si consolida poi nella scrittura poetica, che dagli anni del liceo lo appassiona al punto che, nel 1971 a soli 16 anni, pubblica Kasbah, una prima raccolta di liriche. Dal 1972 comincia a scattare immagini, come ricerca autonoma sul medium fotografico, durante i viaggi che lo portano in Africa e sulla costa sud del Mediterraneo. Nello stesso anno vende la sua prima fotografia ma è solo in seguito che capisce il suo valore professionale. Tra il 1975 e il 1976 comincia a produrre still life per la casa d’aste Christie’s ed elabora l’identità visiva di diverse aziende italiane. Dai primi anni ottanta a oggi Gastel ha collaborato con più di 50 testate italiane e internazionali e pubblicato circa 130 copertine; ha prodotto più di 500 tra campagne e cataloghi per diverse maisons di moda e grandi firme di beauty, gioiello e design; ha scattato più di 300 ritratti in bianco e nero e a colori. In 40 anni la ricchezza della totalità del suo fare fotografico, che si muove tra l’informazione e l’arte, si è sviluppata attraverso l’uso privilegiato del banco ottico e delle lastre Polaroid 20 x 25, per aprirsi alle tecnologie digitali appena Gastel ne ha intuito le potenzialità.

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