Milo De Angelis: “Het literaire schrijven is op zijn best wanneer het in gevaar”

Milo De Angelis, uno dei più apprezzati poeti italiani contemporanei, è per la terza volta tra i giurati del premio “Stad Como”. Per conoscerlo più da vicino, oltre al recente volume che ne raccoglie l’intera opera poetica presso Mondadori, c’è il volume di interviste La parola data a cura di Luigi Tassoni, edito da Mimesis, con un dvd a cura di Viviana Nicodemo.
De Angelis, come si valuta il merito della scrittura?
Il merito di una vera scrittura è quello di essere nuovo e insieme antico, sconosciuto eppure carico di un’eco remota.
E secondo lei cosa vuol dire scrivere oggi?
Vuol dire lasciare un segno non effimero, un segno che chiede fortemente di durare, che grida la sua sete di permanenza.
Qualche consiglio a chi partecipa per essere selezionato.
Leggere tutti i libri del mondo e poi trovare la propria e unica via.
Quale condizione vivono oggi la scrittura e la letteratura?
La scrittura letteraria oggi è accerchiata dovunque da mille rivali seduttive e redditizie, ma è anche vero che essa dà il meglio quando è in pericolo.
L.M.