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Premio internazionale di letteratura Città di Como

Il Natale in casa Vitali

Il presidente della giuria del Premio Città di Como Andrea Vitali e gli ospiti della CRA – Comunità riabilitativa ad alta assistenza di Piario (BG) – ASST Bergamo Est., in Val Seriana, tornano con un nuovo spettacolo nel ciclo Aspettano Parolario 2018. Giovedì 14 dicembre, alle 20.30 presso il teatro dell’Associazione Giosuè Carducci di Como, in viale Cavallotti 7, in collaborazione con la libreria Plinio il Vecchio, metteranno in scena il racconto inedito “Chi vuol fare la Befana”, risultato di una coproduzione tra un’idea, diventata favola scritta, dello scrittore bellanese e l’apporto degli ospiti della CRA di Piario. Il racconto è surreale, narra il modo in cui una banda di ragazzini, tutti fratelli, cerca di liberarsi di una zia, la zia Somìa, che per una ragione o per l’altra riesce a convincerli a rinunciare anno dopo anno ai regali portati da Babbo Natale in virtù di un risultato superiore. Alla lunga riusciranno a raggiungere il loro scopo, contribuendo così alla definizione di un mondo che è ancora in via di costruzione: la Befana nascerà dalle loro trame e si unirà agli altri personaggi facenti parte della mitologia natalizia. “Chi vuol fare la Befana” è l’ennesima tappa di un percorso iniziato anni fa e che ha visto gli ospiti della CRA di Piario cimentarsi con soggetti buffi ma anche con tematiche impegnative come quelle offerte dal Prometeo incatenato di Eschilo e l’Alcesti di Euripide. La CRA di Piario è una comunità riabilitativa ad alta assistenza che si occupa di soggetti affetti da patologie psichiatriche di variabile entità. Al suo interno, la comunità persegue la via di una riabilitazione a tutto tondo che permetta un reinserimento del soggetto nella società civile, nel pieno rispetto della dignità dell’assistito. E l’attività di teatro, che consente a chi aderisce al progetto di esprimere una creatività spesso compressa, è una delle tante strade battute. Ingresso libero.

Qualche giorno fa, Andrea Vitali ha presentato alla libreria Ubik di Como la riedizione in una elegante veste firmata Electa del suo racconto di Natale Il mistero dell’uomo barbuto, sottotitolo Come fu che Babbo Natale sposò la Befana. Una storia  che fa riscoprire anche agli adulti la magia di queste festività e che Vitali ha scritto pensando a suo figlio e al bambino che è dentro ognuno di noi, proprio per contrastare  – ha confessato – i “cospirazionisti” che ritengono leggenda la storia senza tempo di Babbo Natale e delle sue gesta. Una storia, quella del libro Electa, che parla anche di senzatetto, povertà, accoglienza, ed è quindi molto attuale visti i tempi che viviamo. “Non posso fare a meno di leggere – ha detto Vitali a proposito del proprio atelier di artigiano della parola e di maestro della narrativa – Perché è la lettura che nutre ogni buona scrittura. Se dovessi gettare dalla proverbiale rupe la scrittura o la lettura, a malincuore getterei la prima, che è ormai parte del mio essere. Ma senza lettura non potrei mai stare”. Vitali ha ancora in libreria, uscito da poco, l’irresistibile romanzo edito da Garzanti Bello, elegante e con la fede al dito, che ci proietta nelle atmosfere bellanesi degli Anni Sessanta del secolo scorso. Ma alla Ubik ha già annunciato il nuovo libro in uscita il prossimo febbraio, un romanzo ambientato negli anni Venti e Trenta e che avrà come protagoniste due donne legate da una passione amorosa. Si intitolerà Nome d’arte Doris Brilli e come ha dichiatato in una recente intervista alla “Stampa” di Torino, il tema glielo ha suggerito un’amica di famiglia: “Nel cimiterino del suo paesello una lapide avverte: ‘Si amarono in vita, si ritrovarono dopo la morte’. Due donne. Un amore diverso, difficile. Ho cercato di metterne tra parentesi le amarezze, le asperità, le sinuosità, facendone risaltare le ore felici, i passi lievi, le umanissime gioie”.

 

Andrea Vitali

Scrittore molto prolifico, nel 1996 vince il Premio letterario Piero Chiara con “L’ombra di Marinetti” ma il grande successo lo ottiene nel 2003 con “Una finestra vista lago” (Premio Grinzane 2004).

Con il romanzo “Almeno il cappello” (Garzanti, 2009) vince il Premio Casanova, il Campiello sezione giuria dei letterati ed è finalista al Premio Strega.

Tra i numerosi romanzi, ricordiamo “La ruga del cretino” (Garzanti, 2015, scritto con Massimo Picozzi), “Le belle Cece” (Garzanti, 2015), “La verità della suora storta” (Garzanti, 2015), “ Nel mio paese è successo un fatto strano” (Salani, 2016), “Le mele di Kafka” (Garzanti, 2016) e “Viva più che mai” (Garzanti, 2016).

 

 

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