Back
Image Alt

Premio internazionale di letteratura Città di Como

Copertine dei Vincitori della IX Edizione

SEZIONE SAGGISTICA:

  • 1° classificato FRANCO GABRIELLI, Naufragi e nuovi approdi, Baldini+Castoldi.

 

Nel libro si raccontano le vicende legate al naufragio della Costa Concordia al largo dell’Isola del Giglio. Naufragio avvenuto il 13 gennaio 2012. Dai primi momenti della crisi fino alla messa in sicurezza della nave ed al recupero del relitto. Franco Gabrielli, all’epoca Capo del Dipartimento della Protezione Civile, per l’occasione nominato Commissario delegato dal Governo con il compito di gestire la drammatica situazione nel mar Tirreno, racconta trenta mesi di lavoro: dalla corsa contro il tempo per cercare i dispersi, alle difficoltà ed alle preoccupazioni legate al rischio ambientale; dalla manovra rischiosissima del raddrizzamento al successivo rigalleggiamento della Concordia, per terminare con l’approdo nel porto di Genova. Un lavoro intenso culminato con un successo osservato da tutto il mondo.

  • 2° classificate COSIMA BUCCOLIERO e SERENA UCCELLO, Senza sbarre, Einaudi.  

Cosima Buccoliero, già vicedirettrice del carcere di Opera, direttrice del carcere di Bollate e dell’Istituto penale minorile Beccaria di Milano, é autrice, insieme a Serena Uccello, del libro Senza sbarre. Storia di un carcere aperto. In questo libro viene descritto il modello di carcere a cui ha lavorato Buccoliero con i suoi collaboratori: un luogo che non vuole essere di segregazione, dove anzi le porte sono aperte, dove i diritti e la dignità dell’uomo devono essere garantiti in linea con quanto previsto dalla Costituzione.

 

 

 

  • 3° classificato EUGENIO ARCIDIACONO, Asciugava lacrime con mitezza. La vita di Don Roberto Malgesini,  San Paolo.

Poiché il cardinale ha fatto una postfazione a questo libro è stato invitato. Per altri impegni non è potuto intervenire tuttavia invoca la benedizione  del Signore alla Sala e ai presenti.
15 settembre 2020 don Roberto Malgesini, 51 anni, viene ucciso a Como da una delle moltissime persone cui forniva aiuto ogni giorno. La sua morte è stata ricordata con intensa partecipazione da Papa Francesco.
Il libro di Eugenio Arcidiacono  ricostruisce il percorso di vita di un sacerdote umile e concreto che ha offerto le sue risorse e il suo sorriso perché tutti i dimenticati e scartati dalla società, potessero trovare accoglienza, ascolto e aiuto.

  • Miglior opera “tema salute”: GIADA LONATI, Prendersi cura, Corbaccio.

Giada Lonati, medica palliativista, e direttrice sociosanitaria di VIDAS. Da oltre venticinque anni accompagna i morenti nel tratto ultimo della vita. Ma cosa significa prendersi cura, quando l’orizzonte si assottiglia? La dottoressa prova a rispondere: «prendersi cura non è eseguire semplicemente delle azioni, è assai di più. E’ guardare l’altro con il cuore».

 

 

 

  • Miglior opera “tema inchiesta”: GIANNANDREA MENCINI, Pascoli di carta, Kellermann.  

L’autore ci accompagna in un viaggio di indagine alla scoperta di alcune contraddizioni  che accomunano la gran parte del settore montano italiano. Molti, attraverso cavilli burocratici,  accedono ai fondi europei senza rispettare quello che dovrebbe implicitamente essere “l’obiettivo finale”, ovvero la salvaguardia ambientale. “Ciò che emerge chiaramente dall’analisi puntuale e approfondita di Mencini è un sistema consolidato e capillare di frodi legate al mondo dei pascoli montani, che interessa l’intero territorio nazionale.

 

  • Miglior divulgazione scientifica: SILVANO FUSO, Il segreto delle cose, Carocci.

Silvano Fuso, chimico e divulgatore, passa in rassegna i materiali di oggi, dal legno fino ai nanomateriali, raccontandone le caratteristiche, gli usi, le tecnologie che su di essi si sviluppano, le ricerche e gli scienziati che ne hanno rivelato le proprietà. Invece di demonizzare la plastica, ci suggerisce Fuso, sarebbe meglio criticare “l’incivile vizio” di abbandonarla in ogni ambiente a portata di uomo.

  • Miglior opera “tema il viaggio”: MASSIMO SOUMARE’, Viaggio nel Giappone sconosciuto, Lindau.

Il saggio di Massimo Soumaré compie un excursus nella storia del Giappone muovendosi in sei macro aree: le bambole giapponesi, il rapporto con il sovrannaturale, i guerrieri, le donne, la spiritualità, la cucina. È scritto in una prosa scorrevole e accogliente, attenta e dettagliata. E’ quindi  scientificamente accurato e molto suggestivo.

 

  • Miglior storico: GIORGIO MANZI, L’ultimo Neanderthal racconta, Il Mulino.

Il Neanderthal è comunque nostro parente stretto (è vissuto nel periodo paleolitico medio, compreso tra i 200 000 e i 40 000 anni fa) e le cause della sua estinzione rimangono a oggi un mistero da risolvere. Il capitolo dedicato ai fattori determinanti la scomparsa della specie è davvero interessante. Un  saggio, coinvolto e coinvolgente e rivolto anche ai non esperti in materia.

 

SEZIONE AUTOBIOGRAFIA:

  • GIORGIO ROCCA E THOMAS RUBERTO, Slalom. Vittorie e sconfitte tra le curve della mia vita, Hoepli.

Giorgio Rocca, classe 1975, e l’amico scrittore di Livigno Thomas Ruperto raccontano in un volume la storia della vita e della carriera sciistica del campione 11 volte vincitore in Coppa del Mondo di slalom. Vittorie e sconfitte, per l’appunto, ma tutte accomunate dal grande amore e passione di Giorgio Rocca per lo sci e la montagna come  traspare da ogni pagina del libro.

 

 

 

 

 

SEZIONE OPERA A TEMA:

 

  • ANDREA RACITI, Il disoccupato, Oakmond Publisher.

La disoccupazione ha la capacità di divorare il tempo trasformandolo nel peggiore dei datori di lavoro.
Lo sa bene il protagonista, senza occupazione da tre anni, periodo in cui ha coltivato un unico interesse: quello di presentarsi ai colloqui di lavoro.
Un romanzo che tratta temi delicati e molto attuali mostrando quanto, anche fra le pieghe più oscure della vita, possa essere importante il coraggio per continuare il cammino.

 

 

 

 

SEZIONE NARRATIVA EDITA:

 

  • 1° classificato PINO DONGHI, Tre centimetri dietro gli occhi, Scienza Express.

Il libro di Donghi è sconvolgente. Lascia senza fiato. Si oppone al sentire comune che vuole l’annichilimento della persona. Potremmo riassumere così: e se tu fossi in coma e volessi vivere?
Il testo scardina qualsiasi luogo comune e offre infinite possibilità di scelta. Il lettore lascia andare ogni certezza. Riflette sul fatto concreto che, fino a che non ti trovi dall’altra parte, non sai niente.
Non puoi conoscere la tua vera, reale, lucida, verità.

  • 2° classificato ALESSANDRO ZACCURI, Poco a me stesso, Marsilio.

Alessandro Zaccuri ci porta al centro di Milano nel 1841. L’azione si svolge a palazzo Beccaria, dove vive Giulia, la “marchesina” che, a quasi ottant’anni, anima ancora un vivace circolo di amiche.

Poco a me stesso è il racconto della vita ipotetica di Alessandro Manzoni: la narrazione è condotta attraverso una libertà espressiva che reinventa, rendendola attuale, la lingua italiana di due secoli fa. Un romanzo esilarante e malinconico, un raffinato gioco letterario, storico e linguistico.

 

  • 3° classificato PATRICK FOGLI, Così in terra, Mondadori.  

Il protagonista del romanzo è un bambino di cinque anni in grado di percepire i pensieri degli altri e di causare azioni solo per averle pensate,Non ha un padre e vede morire sua madre. Un bambino che, divenuto grande, userà le sue capacità straordinarie per diventare il più grande illusionista del mondo. Patrick Fogli tocca diversi temi che vanno dalla religione all’ateismo, dalla solitudine all’accettazione del proprio modo di essere e sà pescare con maestria nell’immaginario fumettistico.

 

  • Miglior Storico ex-aequo: PIER FEDERICO CALIARI, L’enigma di Boussois, Robin.

Un noir incisivo e d’ispirazione storica, ambientato a Villa Adriana, tra le rovine della Villa dell’Imperatore Adriano a Tivoli in un arco di tempo compreso tra le due guerre del secolo scorso. Un particolare interesse anche poiché novera tra i personaggi protagonisti, una giovane Marguerite Yourcenar, ritratta nella tarda primavera del 1924 durante la sua visita a Villa Adriana.

 

 

  • Miglior Storico ex-aequo: SIMONETTA TASSINARI, Le donne dei Calabri di Montebello, Corbaccio.

L’autrice in queste pagine compone un romanzo storico di grande respiro, ambientato nella Firenze seicentesca , dove sulla scena appaiono nobili e servi, scienziati e uomini di Chiesa, ricchi e poveri. Al centro di questa saga familiare splende la figura di Elisabetta Calabri di Montebello, detta Betta Bai, donna insolita che vive tra i boschi dell’Appennino tosco-romagnolo.

 

 

  • Miglior opera “Tema il viaggio”: SANDRO TIRINI Peripezie di un falso mussulmano alla ricerca della città proibita, Booktime.

Sandro Tirini descrive lo straordinario viaggio che nel 1828 portò il francese René Caillié a compiere, solo e senza mezzi, un’impresa straordinaria: raggiungere la mitica Timbuctù, attraversare il deserto del Sahara, e rientrare in Francia. René Cailié è un viaggiatore che precorre i tempi, i suoi scritti dai quali è tratta la narrazione (i primi su queste regioni) ne fanno un precursore nella conoscenza di quei popoli e della struttura di quelle società.

  • Miglior Giallo: RAUL MONTANARI, Il vizio della solitudine, Baldini+Castoldi.

Raul Montanari torna a esplorare le atmosfere del genere noir. Il nuovo romanzo si intitola Il vizio della solitudine, e racconta la drammatica avventura che insegue fino alla fine l’ex ispettore di polizia Ennio Guarneri. La storia è avvincente. Parla del rapporto tra legalità e giustizia, ma anche di amore, paura, nostalgia, di solitudine.

  • Miglior Biografia: ANDREA FROVA E MARIAPIERA MARENZANA, Vita breve di un genio, Theta.

“Vita breve di un Genio” è un romanzo storico che narra le vicende terrene di Giovan Battista Pergolesi. Dall’infanzia a Jesi. a Napoli, caotica e vitale, dove il genio infine esplode.
Pergolesi brucia le tappe e raggiunge rapidamente la gloria grazie alle sue più sublimi composizioni.

  • Miglior opera “Aforismi”: GIORGIO GRAMOLINI, Frammenti di inesistenza, Puntoacapo.

“Nascere è uno strappo, la morte lo ricuce” scrive l’autore esprimendo in poche righe acute riflessioni sui moti dell’animo umano e la meditazione radicale, sgomenta sull’inafferrabilità della realtà circostante e della nostra stessa esistenza.

  • Miglior opera “Fantascienza”: FILIPPO CHIELLO, Dal ponte più alto, Bookabook.

 

Nel romanzo di fantascienza si affrontano temi come la giovinezza e la vecchiaia, la memoria, gli affetti e le relazioni umane in un mondo sempre più in bilico sull’equilibrio degli stati nei quali la vita  nel suo dispiegarsi riserva molti imprevisti.

SEZIONE POESIA EDITA:

 

  • 1° classificato VINCENZO FRUNGILLO, Prime scene di caccia e di morte, Zacinto.


I grandi temi di Vincenzo Frungillo – la violenza, la paura, la finzione – qui trovano la loro perfezione espressiva. C’è un mondo arcaico e primitivo, un mondo ridotto alle sue pulsioni elementari, un mondo che però viene osservato da uno spirito moderno, inquieto, delicato. Ed ecco che si crea un gioco di contrasti, un ossimoro permanente che percorre i sotterranei di ogni gesto: “Ricordo di avere visto un filmato/in cui il cucciolo di un bisonte/era vittima di un felino,/un grosso animale carnivoro./Era rimasto isolato dal branco/ Nell’istante dell’ultimo assalto/sono arrivate in gruppo le madri/a scacciare indietro la minaccia. /ricordo questa flebile speranza/come una memoria ancestrale,/venuta chissà da dove”.

  • 2° classificato NICODEMO ALFREDO PANETTA, Ponti sdarrupatu. Il crollo del ponte, Passigli.

“Quando se ne va una persona amata” scrive Alfredo Panetta “marciscono le rose, invecchiano / i mattini” per poi concludere “quando muore un ponte / nasce un’idea di casa / con un giardino di croci / sotto le fondamenta”. La morte umana e la morte di una cosa, il sangue e il fango si intrecciano in questo toccante poemetto scritto in dialetto calabrese e dedicato al crollo del Ponte Morandi a Genova e diviso in 43 capitoli, come le vittime del disastro. “E sento sulla pelle / quanto sia effimero /essere l’ombra di un’ombra / e poi scomparire”.

  • 3° classificato ANGELO MAUGERI, Lo stupore e il caos, Puntoacapo.

Nel caos della vita e dei giorni, Angelo Maugeri si aggira stupito e ci trasmette la sua meraviglia, coglie il mistero che si affaccia in piena luce, l’ombra segreta che respira negli oggetti più quotidiani, “la passione più interna della notte”, come scrive il poeta, che sa vedere a occhi chiusi ciò che nessuno riesce più a scorgere e ci regala questa sua visione da medium, da indovino, da profeta della vita quotidiana, ci offre questa sua infinita parola: “sogno un mondo possibile dove / la lingua non sia un ostacolo / ma un sentiero / di cui ignorare la fine”.

 

 

 

SEZIONE POESIA INEDITA:

 

  • ALESSANDRA PAGANARDI, Immobile

Alessandra Paganardi compie il suo viaggio alla ricerca del tempo che abbiamo perduto e che continuamente ritroviamo dentro di noi, in una memoria che diventa leggenda e custodisce con infinita cura le caramelle al limone, i dolci di marzapane, lo zucchero filato e il brivido sospeso di ciò che accade una volta per tutte. Come scrive l’autrice, “soltanto ciò che più non è / rimane”.

 

SEZIONE BAMBINI E RAGAZZI:

 

  • ANDREA MAGGI, Storia di amore e di rabbia, Giunti.

Senegal e Italia, infanzia e adolescenza, amore e rabbia, bisogni primari e vizi superflui, desiderio di emancipazione e bisogno di serenità, valore dei ricordi e spinta verso il futuro. Tutto è raccontato nel romanzo con un linguaggio molto accessibile. Una domanda rimane sottesa ,:in un mondo pieno di rabbia, in cui tutti sembrano solo voler fare la guerra agli altri, c’è ancora spazio per l’amore?

 

 

 

 

 

SEZIONE OPERA PRIMA:

 

  • FRANCESCO OTTONELLO, Isola aperta, Interno Poesia. 

La Sardegna di Francesco Ottonello è una forza centrifuga che si espande nei quattro punti cardinali fino a diventare un mondo e poi, da un momento all’altro, può ridursi a un punto. Questo punto è ciò che resiste di arcaico e di arcano nel nostro tempo attuale e Francesco Ottonello, figlio del mondo classico, è maestro nel riportarci a questo soffio iniziale che pervade le nostre esperienze, i nostri incontri e i nostri amori, a questo brebu, come si dice nella lingua sarda, che esprime la dimensione magica e fiabesca della parola.

 

 

 

SEZIONE OPERA DALL’ESTERO:

 

  • FILIPPO ROSSI, Il gioco impossibile, Armando Dadò.

Serge diventa un punto di riferimento, come capo del Consiglio dei migranti in Marocco, per quelli che come lui percorrono le rotte tra l’Africa subsahariana e le coste del Mediterraneo, incapaci di tornare a casa perché la vergogna del fallimento è più grande della miseria in cui sono costretti a vivere. Filippo Rossi lo ha incontrato per caso in Camerun e, dopo averlo raggiunto in Marocco, ha raccolto la sua testimonianza, diretta, sincera, dolorosa ma anche piena di speranza.

 

 

 

 

SEZIONE NARRATIVA INEDITA:

 

  • 1° classificato GIAN ANDREA ROLLA, Ettore, non andare.

Un libro che si legge tutto d’un fiato. È bella la descrizione del Burkina Faso, della natura e della gente che lo popola, della diversità delle culture e di come i bianchi decidano di ignorarle.

Un racconto in prima persona ironico e autoironico, drammatico durante la prigionia, filosofico nella parte conclusiva. L’autore è colto, ma mai saccente, graffiante nei giudizi e divertente nei dialoghi. Una finestra aperta e  attuale sui problemi dell’Africa e l’ipocrisia degli aiuti internazionali.

  • 2° classificato VALERIO LUIGI BERETTA, Il grido dell’angelo.

Un racconto di amicizia e sentimenti forti, in mezzo all’orrore della guerra nazifascista e al tentativo di opporvisi di un gruppo di partigiani, in attesa dell’arrivo degli alleati.Lo scrittore tiene bene in mano le vicende e i flash-back ,permettendo al lettore di non perdersi tra  momenti temporali diversi e i personaggi nel corso della storia.
I personaggi sono rappresentati in una maniera puntuale tale da restituirci il carattere di ognuno.

  • 3° classificato ex-aequo RICCARDO MAINARDI, Gli innumerevoli volti dell’amore.

L’inizio del breve romanzo per tecnica riesce ad afferrare il lettore e fidelizzarlo con una buona progressione narrativa, riuscendo quasi da subito a farlo partecipare della vicenda raccontata,trascinandolo nel mondo dell’eros. Lo stile narrativo è  funzionale al progetto scelto. La scrittura è del tutto priva di errori o imprecisioni e riesce  a conferire alla narrazione una apprezzabile dose di spessore e potenza..
La narrazione si dipana velocemente, senza però dimenticare l’incisività e la particolarità della storia descritta.

  • 3° classificata ex-aequo NICOLETTA GRILLO, Il bambino senza canzoni.

I caratteri e i luoghi sono rappresentati in maniera da fornire al lettore una visione quasi fotografica, mantenendo una distanza emotiva che permette di non giudicare mai.
Agnese con la sua bellezza è l’esteriorità e con Gianbattista cerca un ritorno al suo mondo borghese, ritorno che non avverrà mai. Tonia al contrario vive in un mondo interiore popolato di pensieri profondi, incubi e paure.

OPERA DAL CARCERE

  • Giuseppe Medile, Impulso criminale, inedito

Chi vie la periferia di Roma conosce le problematiche esistenti. In certi rioni, vige una legge non scritta, che è quella dell’omertà e della violenza come crudamente il libro descrive. Gli abitanti si dividono in due categorie: quelli che lavorano onestamente e gli altri che combattono una guerra contro. le Forze dell’Ordine e contro la Società.

SEZIONE RACCONTO:

  • Ex-aequo DAVIDE SCHIAVON, Come una foglia.

E’ una delicata riflessione sulla vecchiaia paragonata alle foglie che stanno per cadere. Ben costruito, nulla di troppo, nulla che manca. È davvero molto garbato. Ciò che dice è malinconico ma riesce a farlo senza essere pietoso o melenso. Ogni frase è “ricca”.

  • Ex-aequo LORENZO FOTI, La marchesa

Aneddoto su una marchesa di pessimo carattere che si rovina per troppa arroganza e per la presunzione di essere una fine buongustaia: invitata a corte dalla regina critica il paté incorrendo nell’ira della sovrana e del cuoco che nutre verso di lei un antico rancore. Lo stile è quello delle favole. Racconto ben costruito.

  • Tema Lago: CARLA NEGRETTI, Tracce d’estate.

“Tornammo per un’altra estate alla villa sul lago, ma non fu la stessa cosa. Zia Ebe si era come spenta.. Morì quell’inverno, quasi che la vita senza zio Poldo non avesse senso. Finirono così, bruscamente, quelle villeggiature della nostra infanzia. Ci svegliammo una mattina di Natale e non eravamo più bambini.”
Un racconto fatto di atmosfere dove il lago fa da sfondo  discreto e malinconico e la vita fugge via attraverso i suoi personaggi.

SEZIONE MULTIMEDIALE:

  • 1° classificato GALAJIAN SHAKAR, I salmi di Santiago.

Fotografie in bianco e nero che raccontano il viaggio di Santiago.
Ogni foto è corredata dalla didascalia di un Salmo di David quindi, un viaggio sia fisico che spirituale nella propria anima.
L’autore non vuole catturare luoghi famosi o, come scrive lui, dare un “effetto cartolina” viceversa gli scatti  hanno l’intento di raccontare un viaggio di devozione e di ricerca interiore.

  • 2° classificato GIACOMO BORDONALI, Sauvage.

L’uomo che è perso nella natura, finché è circondato dalla sua bellezza incontaminata è impotente, ma dal momento in cui trova i segni della civiltà, trova la salvezza, proprio dove la natura incontra la sua morte. Ironicamente, la fine della natura eguaglierà la fine dell’uomo stesso e creerà un legame essenziale.

  • 3° classificata, CHIARA AUDENINO, Racconti di bambini maleducati.

L’autrice racconta il tema del bullismo nel quale i bambini, crescendo in un mondo dove la prepotenza viene sbandierata, diventa un fenomeno sempre più dilagante.
Audenino è una mamma che vuole promuovere atteggiamenti positivi, basati sulla sensibilità e l’altruismo per prevenire il bullismo e la mancanza di rispetto verso il prossimo.

Cookie Policy
Utilizzo dei cookie
I cookie ci aiutano a ricordarti, personalizzare la tua esperienza, distribuire offerte commerciali personalizzate e mostrarti più cose che pensiamo ti piaceranno. Per ulteriori informazioni sui cookie ti invitiamo a navigare la nostra pagina di cookie policy.
Settaggio dei cookie
Questi cookie ci danno la possibilità di offrire un'esperienza personalizzata per la tua navigazione.