Letteratura come passione, la lezione di Virginia Woolf
Nel 1990 Marcos Y Marcos di Milano ha pubblicato quattro inediti di Virginia Woolf, nella raccolta Leggere, recensire. In copertina, un bel disegno di Roland Topor. Una raccolta di interrogativi sempre utili e sempre validi sul ruolo e l’ufficio del recensore, il valore della critica e anche un omaggio alla lettura come piacere incomparabile, da parte di una delle scrittrici (e lettrici) più appassionate del XX secolo. Ribelle a qualsiasi luogo comune o convenzione, si conferma la narratrice di Bloomsbury. Memorabile, nella sua prosa esemplare resa perfettamente dalla traduzione di Adriana Bottini, la stilettata contro la le letteratura come istituzione scolastica, e la possibilità, che “le arti del leggere e dello scrivere possano essere insegnate”. Dal matrimonio tra la scrittura e l’accademia può sortire “una prole erudita ed eugenica”. “Ma – si chiede l’autrice di Gita al faro – l’amore dov’è (…) Dov’è la musica, e le immagini, la voce che parla dal cuore?”.