Michelangelo Pistoletto ospite del “Premio Città di Como” il 5 aprile
Un evento prestigioso targato “Premio Città di Como” nel cuore dell’antica Cortesella. Alla libreria “Plinio il Vecchio” di via Vitani 14 a Como, il 5 aprile alle 18 sarà ospite il grande artista di fama internazionale Michelangelo Pistoletto (ingresso libero).
Con Chiara Belliti, giurata del premio e editor, e il fondatore del premio Giorgio Albonico, Pistoletto presenterà il suo nuovo libro edito da Chiarelettere, un vero manifesto politico intitolato Ominiteismo e Demopraxia. Un libro che spiega come l’arte possa essere guida per il percorso delle vicende umane della nostra epoca. Grazie alla forza creativa che le è propria, può indicarne le prospettive e avviarne il cammino. Un libro che nasce dall’idea che ogni persona debba – e possa – riuscire a ottenere autonomia e responsabilità delle proprie azioni, senza essere soggiogato da sovrastrutture e poteri materiali o spirituali che siano. Pistoletto evidenzia il fallimento della democrazia, sottolineando come il potere del popolo (dal greco demos significa “popolo” e kratos “potere”) sia utopistico, considerata la distanza – non solo geografica – tra i rappresentanti politici e la popolazione. Ha così identificato la demopraxia (che si focalizza sulla praxis, che significa ‘azione’, nel senso di “fare”) come soluzione, con la quale ottenere libertà ed equilibrio sociale. Temi di grande attualità, ancor più nell’Italia ridisegnata politicamente dal voto dello scorso 4 marzo.
Sarà naturalmente anche l’occasione, con Giorgio Albonico presidente e ideatore del premio, per dialogare sulle politiche culturali della città di Como: nella sua Biella Pistoletto vent’anni or sono ha infatti dato vita a un nuovo centro d’arte, Cittadellarte, nella sede di un ex lanificio, un’archeologia industriale mozzafiato costruita nella seconda metà dell’800 da Emilio Trombetta, trasferitosi guarda caso a Biella dal Lario. Chissà che non possa dare qualche suggerimento per trasformare, ad esempio, l’ex Ticosa di Como in una factory culturale.