Back
Image Alt

Premio internazionale di letteratura Città di Como

Quando vado in libreria…

Quando vado in libreria…

Ogni salto in libreria è per me un’esplorazione. Aggirarsi tra gli scaffali è viaggiare per il mondo, scoprire posti esotici o guardare con occhi diversi ciò che ci circonda, approfondire diverse culture, conoscere nuove persone. Credo che le librerie siano uno dei più grandi scrigni che l’uomo abbia mai conosciuto: patrimonio di idee, valori e – soprattutto – bellezza.
La mia sezione preferita sono gli scaffali dei grandi classici della letteratura e quelli contenenti i romanzi contemporanei.
Di solito è lì che mi dirigo appena entrata in libreria, a sbirciare tra i nuovi arrivi e le ristampe.
Toccare le copertine, annusare la carta, far scorrere le pagine con un dito: probabilmente la mia sensazione preferita.
A volte mi improvviso esperta di editoria e sondo la qualità dei prodotti, i materiali, l’impaginazione, la scelta di colori, carattere, interlinea e via discorrendo.
Più spesso mi cimento nella lettura delle quarte di copertina, tanto quelle che ho già sfogliato miliardi di volte, online e in negozio, quanto le nuove uscite su cui non vedevo l’ora di mettere le mani.
Se la quarta di copertina è troppo lunga, però, oppure se mi pare che le anticipazioni relative alla trama rivelino troppo, a volte preferisco passare a un altro libro: e corro così dal Giappone di Murakami alle Americhe della Allende, dalla bella Procida di Elsa Morante alla nebulosa Torino delle Otto Montagne.
Il cuore viaggia, batte quando trova quello giusto. Allora appunto il titolo sul mio fedele quadernetto, e mi guardo attorno. Sono circondata da lettori, persone che condividono la mia passione più sincera e autentica.
Mi chiedo chi siano e come sia la loro vita: probabilmente c’è chi legge da sempre e chi ha iniziato da poco, chi studia, chi lavora e chi invece è in pensione. Ma in fondo è come se li conoscessi uno per uno: amano quello che amo io.

 

Eleonora Russo

 

 

Quando vado in libreria…

Quando un lettore entra in libreria è sempre un momento speciale, ogni volta differente.
Questo luogo, che per molti risulta essere un comune punto vendita dove si acquistano dei libri, può nettamente migliorare l’umore di colui che si immerge nel suo accogliente clima.
E ad ognuno di noi questa stanza piena di scaffali ha il potere di comunicare una sensazione diversa e unica.
L’estate scorsa, durante il mio soggiorno nella capitale francese, ho avuto la possibilità di visitare il Quartier Latin, nel V arrondissement, dove sono presenti numerosi negozi dediti alla vendita di libri. Certamente è caratteristica la storica libreria inglese “Shakespeare and Company” situata sulla Rive gauche di fronte alla cattedrale di Notre Dame de Paris.
Nell’istante in cui si entra ci si ritrova avvolti da un’atmosfera che oserei quasi definire onirica in quanto è come se si vivesse un’esperienza interiore talmente profonda che   le numerose persone attorno a noi scompaiono. Ciò che conta in quel momento è il rapporto pressoché magico che si instaura con il luogo: vecchi scaffali, divanetti in velluto e un inconfondibile profumo di carta stampata che invita alla lettura.
Il negozio si sviluppa su due piani. il primo è dedicato prettamente alla vendita,  mentre in quello superiore sono presenti dei volumi consultabili solo in loco. Al di là dei rinomati titoli che si trovano al suo interno, il secondo piano è stata una rivelazione,  poiché ci si poteva sedere per leggere guardando fuori dalla finestra i tetti parigini, la maestosa cattedrale e il lento scorrere della Senna. Ad oggi ancora non trovo le parole adeguate per definire la sensazione che ho provato in quel momento, ma credo che sia qualcosa di molto vicino al concetto di “Sublime” poiché ritrovarsi tra anni di storia e di cultura porta la nostra mente a vagare e a ragionare in un modo che non può essere solo razionale. Si tratta di qualcosa di percepibile con l’anima piuttosto che con i sensi.

 

Giulia Anna Soldati

 

 

Quando vado in libreria…

Ho sempre girovagato nelle librerie,  fin da piccolo, per cercare i libri dei personaggi più in voga per i ragazzi, come Geronimo Stilton e, successivamente, per scovare fantasy, Harry Potter  in poi.
Ogni volta che entravo in libreria, ero investito dai colori sgargianti delle copertine, raffiguranti le scene dei racconti narrati, e dall’odore delle pagine dei libri. In alcune avventure di Geronimo Stilton erano presenti addirittura delle pagine dalle quali, se strofinate, si sprigionava un buon profumo.
L’approccio con la lettura è avvenuto, oltre grazie ai miei genitori, anche alle scuole elementari: ricordo sempre con grande gioia che la mia maestra mi regalava un libro da leggere durante l’estate. Io aspettavo con impazienza questo momento. Passavo così le vacanze leggendo appassionanti avventure. Crescendo, ovviamente cambiano i gusti e, sempre stimolato dai miei insegnanti, mi sono appassionato al  genere storico ed alla narrativa.
Ho trovato molto interessante l’opera sulla Germania di Tacito, ma sono stato completamente assorbito dai romanzi “Il giovane Holden” di Salinger e “Il buio oltre la siepe” di Lee Harper.
La lettura per me è un bellissimo e rilassante passatempo, ma trovo insostituibile il tempo passato in libreria. Le librerie che preferisco sono quelle che propongono anche un  piccolo ristorante o almeno uno spazio per bere un tè o un caffè, offrendo comunque la possibilità di guardare i libri esposti oppure di leggere quelli acquistati. Sono stato a Milano con i miei genitori in librerie simili.
L’aspetto che mi ha attratto in particolar modo è la socializzazione che si viene a creare tra le  persone, che hanno così la possibilità di scambiarsi opinioni sui libri letti o farsi consigliare un buon libro.
Per me la libreria è un luogo che suscita soprattutto curiosità. Spesso entro senza avere un’idea ben precisa su quale libro comprare, ma mi aggiro tra gli scaffali leggendo i titoli e sfogliando le pagine, attratto da una quarta di copertina o da un risvolto…
Quando proprio sono indeciso chiedo al libraio un consiglio: c’è sempre l’imbarazzo della scelta!

 

Luca Francesco Prochilo

 

Cookie Policy
Utilizzo dei cookie
I cookie ci aiutano a ricordarti, personalizzare la tua esperienza, distribuire offerte commerciali personalizzate e mostrarti più cose che pensiamo ti piaceranno. Per ulteriori informazioni sui cookie ti invitiamo a navigare la nostra pagina di cookie policy.
Settaggio dei cookie
Questi cookie ci danno la possibilità di offrire un'esperienza personalizzata per la tua navigazione.