
Ryszard Kapuscinski: LAPIDARIUM,In viaggio tra i frammenti di una storia.
“Scrivere fa parte del mondo della comunicazione. Il libro è un comunicato. Il processo di comunicazione si sposta secondo un moto lineare tra mittente e destinatario, che sono i due capi dello stesso filo. Se un libro di alto livello non trova un lettore di alto livello, resta sospeso per aria, manca l’obiettivo. Ricettività, attivismo, sforzo creativo devono risiedere in entrambi i capi di questo ponte”.
In questo pensiero Kapuscinski ,con la consueta maestria, indica la sostanza del libro e il rapporto che lega il lettore allo scrittore. Rappresenta cioè che fra i due attori,chi scrive e chi legge,esiste un rapporto quasi di simbiosi per il quale fra i due capi dello stesso filo,non esiste alcuna differenza. Si crea un ponte di comunicazione,un flusso di interscambio e in quel momento i due sono sullo stesso livello di comunicazione: uno ha prodotto, l’altro fruisce della creazione del primo, e i livelli divengono paritetici.
Il pensiero di Kapuscinski ci dice anche che il libro può mettere in comunicazione due entità ma di pari livello: ad un libro di alto livello deve corrispondere un lettore di alto livello e così via,altrimenti il flusso comunicativo rimane sospeso e spesso si interrompe. Questo pensiero toglie la dicotomia fra lo scrivere e il leggere,facendo del processo dello scrivere e del leggere un tutt’uno,un processo che si fonde in una unica soluzione.
Trovo bellissimo questo concetto.
Giorgio Albonico